I recenti dati ISTAT hanno confermato che la popolazione italiana tende all’invecchiamento e restituiscono il dato di un paese secondo solo al Giappone per l’anzianità della popolazione. La tremenda verità che emerge è, cioè, che l’Italia è il secondo paese più vecchio del mondo.
L’aumento dell’età media della popolazione italiana è un fatto che non si può ignorare e che richiede e richiederà cambiamenti per quel che riguarda i servizi e per quel che riguarda l’assistenza sanitaria da prestare agli anziani.
Tra gli aspetti da prendere in considerazione ci sono i servizi che possono favorire sia il benessere fisico che quello psicologico: quest’ultimo, in particolare, ha anche un ruolo di prevenzione per la popolazione più anziana e la protegge da possibili disturbi fisici.
Il benessere psicologico comprende tutti gli aspetti che hanno a che fare con la sfera affettiva e cognitiva, oltre a quelli legati alla gestione della propria quotidianità e alla ricerca di una propria felicità. Molte ricerche hanno messo in evidenza che:
- dall’ottimismo deriva una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari;
- condizioni di benessere psicologico sono presenti quando l’individuo segue dei comportamenti salutari.
In un post di qualche tempo fa avevamo visto come mantenere una certa autonomia nei movimenti ed essere indipendenti nella quotidianità domestica siano utili per evitare stati depressivi.
In prospettiva futura sarà sempre più importante promuovere interventi di promozione del benessere psicologico per i suoi effetti positivi sulla salute degli anziani e sulla buona qualità della loro vita.
Il nostro impegno, per assicurare il benessere psico-fisico degli anziani, consiste, e consisterà, nel continuare a mettere a loro disposizione poltrone massaggianti o alzapersona di qualità.