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I rischi di una vita sedentaria

I rischi di una vita sedentaria

Una delle conseguenze più evidenti dei tempi che viviamo è la sedentarietà. Un po’ a causa del tipo di lavoro che svolgiamo, un po’ perché siamo pigri, tendiamo, chi più e chi meno, a passare molto tempo seduti.
Che la vita sedentaria faccia male lo sentiamo dire spesso, nonostante ciò tendiamo a sottovalutare i reali rischi che può avere sulla nostra salute e preferiamo non fare niente, almeno fino a quando il nostro corpo non inizia a dare qualche segnale preoccupante.

Tra il tempo che spendiamo in ufficio, quello che trascorriamo davanti alla TV, quello che passiamo in macchina, stiamo seduti troppe ore e gli effetti sul nostro corpo e sulla nostra salute, in generale, sono negativi.
È provato che la vita sedentaria aumenti i rischi di morte prematura e renda il corpo più vulnerabile alle patologie croniche degenerative, come il diabete o le malattie cardiache.
Nonostante studi e ricerche abbiano messo in evidenza quanto sia importante dedicare un po’ di tempo all’attività fisica, sono ancora molte le persone che ammettono di non svolgere alcun tipo di attività e di non fare niente per modificare il proprio stile di vita sedentario.

Vita sedentaria e salute

Le linee guida del Ministero della Salute definiscono l’attività fisica: “ogni movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che comporti un dispendio energetico: in questo sono incluse le attività effettuate lavorando, giocando, dedicandosi alle faccende domestiche, viaggiando e impegnandosi in attività ricreative”.
All’opposto ci sono la vita sedentaria e l’inattività fisica.
Secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) la vita sedentaria e l’inattività fisica accomunano una parte rilevante della popolazione mondiale. Sempre secondo l’Oms, ogni anno circa 3 milioni di persone muoiono a causa di patologie derivate dall’inattività fisica.
Le conseguenze della mancanza di attività fisica nella quotidianità possono essere anche altre, alcune possono essere fortemente debilitanti, in altri casi possono presentarsi stati di depressione o condizioni di invecchiamento precoce.

Cambiare le proprie abitudini

Oltre a iniziare a svolgere un’attività fisica con costanza, cosa che non è semplice soprattutto per quelle persone che non sono abituate a farlo, è utile, anche se difficile, fare delle pause mentre si lavora per sgranchirsi un po’ le gambe e, più in generale, approfittare di ogni occasione per fare una camminata o qualche esercizio in casa. Le linee guida dell’Oms consigliano almeno 150 minuti di attività fisica a settimana per gli adulti e 60 minuti al giorno per i più giovani.

Cercare di svolgere un’attività fisica regolarmente è, insieme all’attenzione per la propria alimentazione e ai controlli periodici, un elemento fondamentale per vivere in maniera sana e salutare.

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